L'uomo per me di stasera è...

Lele Cerri


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The song is you
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"The Song Is You" è un popolare brano composto da Jerome Kern con testi di Oscar Hammerstein II. È stato scritto per il loro musical "Music in the Air" del 1932 e cantato in quello spettacolo da Tullio Carminati. Ma negli anni successivi è stato sempre più spesso associato a Frank Sinatra. 

 

"The Song Is You" è il tema musicale ricorrente del film di Guy Maddin "La canzone più triste del mondo" del 2004. Nove diverse versioni del brano sono state realizzate per il film dal compositore Christopher Dedrick, il cui lavoro ha ricevuto un Genie Award.

(da Wikipedia, traduzione di EmiliaSD)

I hear music when I look at you;

A beautiful theme of every

Dream I ever knew.

Down deep in my heart I hear it play.

I feel it start, then melt away.

 

I hear music when I touch your hand;

A beautiful melody

from some enchanted land.

Down deep in my heart, I hear it say,

Is this the day?

 

I alone have heard this lovely strain,

I alone have heard this glad refrain:

Must it be forever inside of me,

Why can't I let it go,

Why can't I let you know,

Why can't I let you know the song

My heart would sing?

 

That beautiful rhapsody

Of love and youth and spring,

The music is sweet,

The words are true -

The song is you.

Sento la musica quando ti guardo;

La splendida melodia di ogni

Sogno che ho mai conosciuto.

Giù nel profondo del mio cuore la sento suonare.

La sento che comincia, per poi sciogliersi.

 

Sento la musica quando  tocco la tua mano;

Una bella melodia

da qualche terra incantata.

Giù nel profondo del mio cuore, la sento dire,

E' questo il giorno?

 

Io solo ho sentito questa tono così dolce,

Solo io ho sentito questo felice refrain:

Deve essere per sempre dentro di me,

Perché non riesco a lasciarlo andare,

Perché non posso farvi sapere,

Perché non posso conoscere la canzone

Che canta il mio cuore?

 

Questa meravigliosa rapsodia

Di amore e di giovinezza e di primavera,

La musica è dolce,

Le parole sono vere -

La canzone sei tu.



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What are you doing the rest of the life.
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"What are you doing the rest of your life?" è una canzone scritta da Alan e Marilyn Bergman, con musica originale di Michel Legrand per il film "The Happy Ending" del 1969, in cui viene cantata da Michael Dees. La canzone è stata proposta per un Academy Award come migliore canzone originale.

Legrand ha vinto il Grammy Award nel 1973 per il miglior "Instrumental Arrangement for a vocalist"  per una versione eseguita da Sarah Vaughan. Più di trent'anni dopo, Billy Childs, Gil Goldstein, e Heitor Pereira hanno vinto il Grammy Award 2006 per la stessa categoria con una  versione eseguita da Chris Botti e Sting.

Oltre alle versioni che hanno vinto i premi , questo brano è stato interpretato da molti artisti.

What are you doing the rest of your life?

North and south and east and west of your life?

I have only one request of your life

That you spend it all with me.

 

All the seasons and the times of your days.

All the nickels and the dimes of your days.

Let the reasons and the rhymes of your days.

All begin and end with me.

 

I want to see your face,

In every kind of light,

In fields of gold and

Forests of the night;

 

And when you stand before

The candles on a cake.

Oh let me be the one to hear

The silent wish you make.

 

Those tomorrows waiting deep in your eyes

In the world of love you keep in your eyes,

Ill awaken what's asleep in your eyes,

It may take a kiss or two..

Through all of my life..

 

Summer, winter, spring and fall of my life,

All I ever will recall of my life

Is all of my life with you.

Cosa farai per il resto della vita?

A nord, a sud,  ad est e ad ovest della tua vita?

Ma io chiedo solo una cosa alla tua vita

Che tu la passi tutta con me.

 

Tutte le stagioni e i tempi dei tuoi giorni.

Tutte le monetine e gli spiccioli dei tuoi giorni.

Lascia che le ragioni e le rime dei tuoi giorni,

Che tutto inizi e finisca con me.

 

Voglio vedere il tuo volto,

In ogni tipo di luce,

Nei campi d'oro e

Nelle foreste della notte;

 

E quando ti trovi davanti

Alle candeline di una torta

Oh, lasciami essere quello che ascolta

Il desiderio che esprimi silenziosamente.

 

Quei domani che attendono nel profondo dei tuoi occhi

Nel mondo d'amore che tu tieni dentro i tuoi occhi,

Io risveglierò ciò che è addormentato nei tuoi occhi,

Ci vorranno uno o due baci ..

Per tutta la mia vita ..

 

Estate, inverno, primavera e l'autunno della mia vita,

Tutto quello che ricorderò della mia vita

E' tutta la mia vita con te.



I Get Along Without You Very Well

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"I Get Along Without You Very Well" è una canzone popolare composta da Hoagy Carmichael nel 1939, con testi basati su una poesia scritta da Jane Brown Thompson. L'identità di Thompson come autrice della poesia è stata per molti anni sconosciuta. Lei morì infatti la notte prima che la canzone fosse presentata alla radio da Dick Powell.

(da Wikipedia, traduzione di Emilia Sonni Dolce)

 

I get along without you very well
Of course, I do
Except when soft rains fall
And drip from leaves
Then I recall
The thrill of being sheltered in your arms
Of course, I do
But I get along without you very well

 


I've forgotten you just like I should
Of course, I have
Except to hear your name
Or someone's laugh that is the same
But I've forgotten you just like I should

 


What a guy
What a fool am I
To think my breaking heart
Could kid the moon
What's in store
Should I phone once more
No, it's best that I stick to my tune

 


I get along without you very well
Of course, I do
Except perhaps in Spring
But I should never think of Spring
For that would surely break my heart in two

 

Io andrò avanti molto bene senza di te,

certo che lo farò.

Tranne quando cadrà la soffice pioggia

e sgocciolerà dalle foglie

allora ricorderò

l'emozione che provavo rinchiuso tra le tue braccia.

Certo che lo farò,

ma me ne andrò avanti benissimo senza di te.

 

Io ti ho dimenticato, proprio come avrei dovuto,

certo che l'ho fatto.

A parte quando sento il tuo nome

o qualcuno che ride, che è la stessa cosa.

Però ti ho dimenticato, proprio come avrei dovuto fare.

 

Ma che tipo,

che razza di matto sono

a pensare che il mio cuore che si stava spezzando

potesse prendere la luna.

Che altro?

dovrei provare a telefonare ancora?

No, molto meglio continuare così.

 

Tanto vado avanti benissimo senza di te,

è proprio vero.

Tranne forse in primavera.

Ma io non penserò mai alla primavera

perché questo sicuramente

spezzerebbe  il mio cuore in due.

 

(Traduzione di Lele Cerri&EmiliaSD)



 

"For once in my life" è una canzone scritta da Ron Miller e Orlando Murden per la casa editrice Jobete Motown Records nel 1967. Il brano è stato originariamente registrato da Jean DuShon, mentre altri artisti, come Tony Bennett e The Temptations, ne hanno realizzato una versione più lenta in forma di ballata.
 
Jack Soo è stato il primo artista a realizzarne una registrazione, che però non è mai stata realizzata per il pubblico ed è stata definitivamente accantonata negli archivi Motown Records.

La versione più familiare e di successo di "For Once in My Life" è quella di Stevie Wonder, registrata subito dopo l'originale di DuShonLa versione di Wonder (rilasciata con l'etichetta Motown Tamla) è stato un top-tre hit negli Stati Uniti alla fine del 1968 e all'inizio del 1969.

La canzone è stata inclusa nella colonna sonora del film 
 "See Spot Run" del 2001 e e nella colonna sonora di "Shrek Forever After" nel 2010.
(da Wikipedia - traduzione di EmiliaSD)

For once in my life

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For once in my life I have someone who needs me

Someone I've needed so long

 

 

For once, unafraid, I can go where life leads me

And somehow I know I'll be strong

 

 

For once I can touch what my heart used to dream of

Long before I knew

Someone warm like you

Would make my dreams come true

 

 

For once in my life I won't let sorrow hurt me

Not like it's hurt me before

 

 

For once, I have something I know won't desert me

I'm not alone anymore

 

 

For once, I can say, this is mine, you can't take it

As long as I know I have love, I can make it

 

 

For once in my life, I have someone who needs me

 

Per una volta nella mia vita ho qualcuno che ha bisogno di me,

qualcuno di cui avevo bisogno da così tanto tempo.

 

Per una volta, senza paura, posso andare dove la vita mi porta

e in qualche modo so che sarò forte.

 

Per una volta posso toccare quello che il mio cuore

sognava soltanto,

molto prima di sapere

che qualcuno dolce come te

avrebbe reso veri i miei sogni.

 

Per una volta nella mia vita

non lascerò che la tristezza mi faccia male.

Non come mi faceva male prima.

 

Per una volta ho qualcosa che lo so che non mi abbandonerà.

Non sono più solo.

 

Per una volta, finalmente, posso dire: questo è mio,

non me lo puoi togliere.

Fino a quando so di avere l'amore, ce la posso fare.

 

Per una volta nella mia vita, ho qualcuno che ha bisogno di me.

 

(Traduzione di EmiliaSD)



Bein "Green"

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Bein 'Green" (nota anche solo come "Green") è una canzone popolare scritta da Joe Raposo, originariamente interpretata da Jim Henson come Kermit la Rana in "Sesame Street" e "The Muppet Show" e poi reinterpretato da Frank Sinatra e da altri artisti.

Nella versione Muppet, Kermit comincia lamentandosi di essere tutto verde, perché il verde "si fonde con tante cose ordinarie" e quindi vorrebbe essere di un altro colore. Ma poi Kermit pensa che ci sono tante cose belle che sono verdi, e conclude accettandosi e riconciliandosi con il suo colore.

L'inizio del brano "Non è facile essere verde" è una frase che da allora è apparsa in molti contesti della cultura pop. La si è spesso citata come espressione di malinconia sulla propria sorte nella vita, ma il brano è anche associato a questioni di identità e individualità, come a temi come l'amore di sé e la celebrazione della diversità, soprattutto in termini di razza (o "colore"). Questo tema è stato al centro di un dibattito sociale nella cultura americana all'uscita della canzone. Con l'uso crescente del termine "verde" riferito alle questioni ambientali, la frase (o la sua counterstatement) è stata spesso usata anche in tale contesto.

(Da Wikipedia - Traduzione di EmiliaSD)

 

It's not that easy being green

Having to spend each day the color of the leaves

When I think it could be nicer being red, or yellow or gold-

or something much more colorful like that.

 

It's not easy being green

It seems you blend in with so many other ordinary things

And people tend to pass you over 'cause you're not standing out like flashy sparkles in the water-

or stars in the sky

 

But green's the color of Spring

And green can be cool and friendly-like

And green can be big like an ocean, or important like a mountain, or tall like a tree

 

 

 

When green is all there is to be

It could make you wonder why, but why wonder why?

Wonder, I am green and it'll do fine, it's beautiful!

And I think it's what I want to be

 

Non è facile essere verde;

Dover essere sempre, giorno per giorno, del colore delle foglie.

Quando penso che sarebbe molto più bello essere rosso, giallo, oro, o anche qualcosa di molto più colorato.

 

Non è facile essere verde.

Sembra che tu ti confonda sempre con tante cose banali.

E la gente tende sempre a calpestarti perché tu non salti fuori come gli scintillii sgargianti nell'acqua-

o le stelle nel cielo.

 

Ma verde è il colore della primavera.

E verde può essere fresco e simpatico.

E verde può essere grande come un oceano, o importante come una montagna, o alto come un albero.

 

 

Se verde è tutto quello che sei,

potresti domandarti perché, ma perché chiederti perché?

Ok, io sono verde e va benissimo così, è bellissimo!

E penso che sia tutto quello che voglio essere.

 

(Traduzione di EmiliaSD)